Rinasce, grazie all’impegno della Fondazione FS, l’ETR 302, meglio noto come “Settebello”, il mitico elettrotreno di lusso che fu inaugurato nel 1952, noto per l’eleganza delle sue forme, simbolo del Made in Italy e del “boom” economico del dopoguerra.
La gara pubblica, curata da Trenitalia su incarico della Fondazione FS, proprietaria del convoglio, è stata aggiudicata alla ditta O.M.S. di Porrena (AR). Il valore complessivo dell’operazione ammonta a circa 13 milioni di euro, di cui 4 finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e i rimanenti 9 dalla Fondazione FS tramite il Gruppo FS Italiane.
I lavori di completo recupero estetico e funzionale dell’ETR 302 avranno una durata di circa 2 anni, al termine dei quali tornerà a correre sui binari italiani, per turismo e per cultura, un autentico gioiello delle Ferrovie dello Stato. Il recupero sarà caratterizzato dall’esatta ricostruzione storico-filologica di arredi ed interni di design, così come progettati da Giò Ponti e Giulio Minoletti nel 1950. Il treno sarà, al contempo, dotato di tutte le più moderne tecnologie che gli consentiranno di viaggiare fino a 160km/h.
Il Settebello, trainato da una locomotiva E656 della Fondazione FS, ha lasciato lo scorso 3 giugno l’Officina Trenitalia di Voghera dove era accantonato per essere trasferito a Roma e da lì ad Arezzo e infine a Porrena, nello stabilimento ove l’ETR sarà riportato ai fasti originali.
“Il treno – ha commentato il Direttore Generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa che ne ha direttamente curato il recupero e la riprogettazione – si presenterà alla fine dei lavori di revisione, proprio come nel suo primo viaggio tra Milano e Napoli, nel pieno della ricostruzione post bellica, ma attrezzato con la moderna sicurezza di bordo ed il comfort di un prestigioso treno di lusso. Sarà un “treno bandiera” per il turismo ferroviario in Italia, capace di viaggiare da Trieste a Reggio Calabria lungo le linee ferroviarie più panoramiche. Come nel ‘52, il Settebello, il treno della rinascita, diventerà il simbolo di una nuova forma di turismo esperienziale e sostenibile portandoci in tutto il bel Paese per ammirarlo dal suo salottino belvedere frontale”.